Max Ramezzana è prima di tutto uno scenografo. I suoi studi all’ Accademia Albertina di Belle Arti a Torino hanno segnato il suo destino. In ogni sua opera trova sempre un modo per ricordare la magia del palcoscenico, mette in scena i suoi personaggi con la ricerca di tutti quei contorni, trame, texture, fondi colorati, che realizzano una serie di quinte sceniche rendendo l’opera sognante: “un frammento di vita, una piccola storia raccontata attraverso le immagini”. Il tratto deciso , spesso in punta di penna, lo caratterizza nella ricerca del particolare che rende il disegno aderente al reale, soprattutto nei ritratti, tema con il quali Ramezzana si sente molto a suo agio.
Nasce nel 1966 a Casale Monferrato, città dove vive.
Dopo il Liceo artistico si diploma in Scenografia all’ Accademia Albertina di Torino.
Subito notato già ai tempi dell’Accademia, inizia la sua prima vita artistica come scenografo freelance, raccogliendo con passione e determinazione le rare opportunità che questo genere offre. Una primissima parte di percorso sarà svolta a “bottega”, come assistente scenotecnico per importanti progettazioni teatrali. Successivamente dal ’91 gli verranno aperte le porte in Rai , per contratti da assistente per vari generi di spettacolo. Durante questo periodo di faticosa gavetta, formazione ed apprendimento, è chiamato da agenzie a ideare set per piccoli spot e filmati istituzionali.
E’ il 1996, quando ancora giovane per questo mestiere, gli viene proposto di firmare scenografie per la Rai. Alla fine l’arco temporale di collaborazioni con la Tv sarà di una ventina d’anni, durante i quali si affaccia però l’esigenza verso un’ altra necessità d’espressione. Disegnare, illustrare e basta.
Nasce così in parallelo un nuovo periodo, appassionante, ma molto molto difficile. Una seconda carriera…
Da anni si occupa prevalentemente di illustrazione, disegnando soprattutto personaggi di ogni tempo per rubriche editoriali.
Il segno ed il tratteggio rappresentano il suo marchio distintivo, ma crea varianti a questo stile accostando differenti tecniche quali il collage, acquerello e pittura, anche con l’ausilio del software digitale.
Ama studiare e sperimentare nuovi approcci in relazione a temi e tagli editoriali.
Un metodo maturato nella sua prima fase artistica.
Disegna anche illustrazioni, graphic novel e vignette di taglio sportivo.
Coltiva la sua dimensione puramente pittorica ed artistica dipingendo e assemblando, tagliuzzando, ricomponendo, incollando, riciclando.
Con un taglio poetico e compositivo costruisce il racconto del tempo.
Suoi lavori sono pubblicati su Corriere della Sera, 7 Corriere della Sera, LaLettura, Futura Corriere, Il Monferrato ed Il Bullone.
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